- Anno 2006
- Luogo Milano, viale Gadio 2
- Stato Ultimato
- Committente Comune di Milano
- Riferimento
In stile Liberty del 1906 su progetto dell’architetto Sebastiano Locati, è stato il secondo acquario pubblico in Italia dopo l’Aquarium della Stazione Zoologica di Napoli e il primo in Europa ad essere costruito lontano dal mare.
Del periodo di fondazione restano le facciate, i ricchi fregi, le maioliche colorate a soggetto naturalistico e la statua di Nettuno che brandisce il suo tridente, opera dello scultore Oreste Labò. Sotto l’imponente scultura si apre un’altra splendida finestra semicircolare che un tempo lasciava intravedere al suo interno un acquario o forse più verosimilmente un terrario.
La nuova organizzazione degli spazi ha previsto al piano interrato la razionalizzazione degli impianti tecnologici; l’ubicazione, nella parte di nuova costruzione, degli ambienti riservati alle quarantene, alla riserva e all’allevamento dei pesci, in collegamento diretto con il nucleo tecnico del piano terra; l’ubicazione delle collezioni in uno spazio centrale; la collocazione, oltre a spazi di deposito posti nelle immediate vicinanze dei disimpegni verticali (scale e ascensori), anche degli spogliatoi con i relativi servizi igienico sanitari per i dipendenti dell’Acquario sistemati nelle due parti estreme del piano, nonché della grande cisterna dell’acqua di mare con capacità pari a 150 metri cubi; la sistemazione dell’accesso diretto dall’esterno per lo scarico delle merci e, nelle immediate adiacenze, della cucina e dell’ambiente di sosta per i dipendenti e infine un nuovo spazio destinato al pubblico, in grado di accogliere spazi bar e bookshop.
Al piano terreno trova posto l’atrio di accesso da cui si accede alla grande sala ellittica con le vasche, incentrata sul tema dell’acqua e gli ambienti per le attività espositive temporanee in connessione con gli spazi riservati alla didattica e all’attività culturale.
Al primo piano si trovano l’auditorium/sala convegni per 100 posti (che trova un’ulteriore espansione nel terrazzo coperto “Giardino d’inverno”) e la biblioteca scientifica. Entrambi gli spazi sono stati integrati da nuove superfici ricavate con i soppalchi. Allo stesso livello trovano posto gli uffici che gestiscono le attività dell’Acquario,e le zone destinate alle attività di ricerca e di laboratorio.
Il piano terra e il primo piano sono collegati anche da un nuovo scalone centrale posto nell’emiciclo nord, che permette l’accesso del pubblico al terrazzo panoramico del primo piano, verso il giardino. L’edificio dispone inoltre di rampe di accesso e di elevatori per cose e persone in grado di abbattere totalmente le barriere architettoniche.
- Anno 2006
- Luogo Milano, viale Gadio 2
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